Storia dell'arte: stili artistici

Da che arte stai? 10 lezioni sul contemporaneo

Luca Beatrice

Libro: Copertina rigida

editore: Mondadori Electa

anno edizione: 2021

pagine: 223

Protagonisti, movimenti e linguaggi dal Novecento a oggi. Domande e risposte per orientarsi nell'arte contemporanea. Storie e personaggi che hanno cambiato le regole del gioco nell'arte. Le opere irrinunciabili, dal museo alla strada.
24,90 23,66

La Passione

Micaela Soranzo

Libro: Copertina morbida

editore: Ancora

anno edizione: 2021

pagine: 109

«Dopo il volume inaugurale sui Vangeli dell'Infanzia, il secondo volume della collana L'arte racconta la Bibbia - come sottolinea p. Giulio Michelini nella Prefazione "non poteva che occuparsi della Passione: la vera origine dei Vangeli, infatti, è l'insieme degli eventi narrati alla fine dei quattro libri canonici, che vanno dall'ingresso messianico di Gesù a Gerusalemme fino alla sua sepoltura. [...] Le rappresentazioni pittoriche della Passione, che questo volume, così prezioso, ci permette di comprendere e conoscere meglio, contengono non solo la storia delle sofferenze e della morte di Gesù, ma anche del modo in cui la teologia e la spiritualità si sono posti davanti a quello che è il cuore dell'iconografia cristiana". Articolato come un grande polittico di otto quadri che rispettano le scansioni evangeliche nella successione degli eventi, il testo delinea le varie tipologie iconografiche, analizza la raffigurazione dei personaggi in scena, spiega gli elementi simbolici che caratterizzano le opere, e lo fa - come è tipico di questa collana - grazie a «un'immensa convocazione di artisti che coprono l'intero arco della storia dell'arte cristiana» (card. Gianfranco Ravasi).»
13,00 12,35
Vederscorrere. L'arte che salva

Vederscorrere. L'arte che salva

Anna D'Elia

Libro: Copertina morbida

editore: Meltemi

anno edizione: 2021

pagine: 189

Guardare agli artisti è necessario per sintonizzarsi con il pensiero della metamorfosi. La loro voce è decisiva per appropriarsi di una diversa dimensione del tempo e dello spazio, costruire una nuova sensibilità nei confronti dell'ambiente, favorire una rinnovata percezione del corpo, elaborare il lutto della perdita, ripensare le modalità di incontro con l'altro e l'altrove, Maria Lai, Pino Pascali, Frida Kahlo, Francis Bacon, Christian Boltanski, Gianni Leone, Wim Wenders, Agnese Purgatorio, Shirin Neshat, Adrian Paci, Joseph Beuys, Miltos Manetas, Vincent van Gogh e Marina Abramovid sono solo alcuni degli artisti da cui Anna D'Elia trae indicazioni preziose per ripensare il ruolo dell'arte nell'era della pandemia e provare a rispondere alle criticità in atto.
20,00

Manfredi committente. Fonti e opere

Francesca Soffientino

Libro: Copertina morbida

editore: Viella

anno edizione: 2021

pagine: 288

Manfredi di Svevia - principe di Taranto e poi re di Sicilia - fu oggetto di una feroce damnatio memoriae già in vita e ha poi ricevuto una minima attenzione in ambito storico. Ciononostante una rivalutazione storica e storico-artistica di questo sovrano è possibile attraverso l'impiego di un metodo di ricerca basato principalmente sullo studio delle fonti letterarie e sull'analisi del materiale artistico superstite. Da questa sinergia emerge un ritratto inedito del giovane sovrano, che fu particolarmente attivo in ambito artistico nella promozione di specifiche tecniche come l'architettura, la pittura su legno o la miniatura, capaci di veicolare in ambito monumentale e privato le sue ambizioni e rivendicazioni politiche, e si distinse anche come sostenitore di generi quali la musica, il canto e la poesia che presso la corte sveva rivestivano un ruolo importante.
32,00 30,40

La seconda ora d'arte

Tomaso Montanari

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2021

pagine: 213

Oggi in Italia tutti hanno una ricetta in tasca per avvicinare gli italiani all'arte. Si tratta spesso di ricette a base di usurate pratiche di marketing, che dovrebbero far digerire Botticelli, come uno zuccherino aiuta a buttar giù la medicina amara, a cittadini considerati soltanto orde di consumatori inconsapevoli e irredimibili. Il risultato è desolante: ammesso (e per nulla concesso) che questa spintissima mercificazione serva a vendere qualche biglietto in più, è certo che non alimenta in alcun modo il nostro dialogo con l'arte. E se invece la ricetta fosse molto più semplice e rispettosa dell'intelligenza di ognuno di noi? Montanari traccia in queste pagine agili e appassionanti una possibile via per un'educazione artistica che sia anche educazione sentimentale e civica. E ci accompagna tra le strade del bello, dove alto e basso si mescolano, dove contemporaneo e classico sono parte di un unico grande discorso, che parte dalle mani impresse sulla roccia in una caverna e arriva a Banksy, passando per Raffaello, Monet, Pellizza da Volpedo e Rothko. «I monumenti ci parlano. In ogni modo provano ad attirare la nostra attenzione, implorano uno sguardo, una nostra sosta. Lo fanno perché, pur eterni o quasi, non vivono se non attraverso la vita dei vivi. Se accettiamo di far loro un po' di spazio nella mente e nel cuore, in cambio essi rendono più intensa, più profumata, più profonda la nostra vita. Temo che nessun produttore o responsabile di rete lo accetterebbe, ma il programma televisivo che davvero vorrei realizzare consisterebbe in una lentissima camminata in una qualunque chiesa storica del nostro Paese: e invece di fermarmi a far due chiacchiere con i passanti e i conoscenti, mi fermerei a leggere ogni lapide. Ognuno di quei brevi testi ha il potere di convocare davanti ai nostri occhi uomini e donne, eventi e pensieri, storie e vite di dieci secoli, e oltre. Dalla più sperduta chiesa si stende una rete di storie che avvolge l'Europa o il mondo interi, capace di farci sprofondare nei recessi intimi della nostra comune umanità».
15,00 14,25

Monet, Cézanne, Van Gogh... Capolavori della Collezione Emil Bührle-Meisterwerke der Sammlung Emil Bührle

Libro: Copertina rigida

editore: Skira

anno edizione: 2021

pagine: 168

Fra le più importanti raccolte d'arte private al mondo, la Collezione Emil Bührle occupa un posto di rilievo per il cospicuo gruppo di opere impressioniste e postimpressioniste di qualità museale che ne costituisce il fulcro e che in questo volume è rappresentato da capolavori di Manet, Degas, Renoir, Monet, Cézanne, Gauguin, Van Gogh e altri ancora. Le opere, pubblicate a colori e corredate da schede di commento redatte da autorevoli storici dell'arte, illustrano i principi secondo i quali Bührle ha costruito la sua straordinaria raccolta: da un lato la volontà di mettere in relazione l'arte moderna con i risultati più alti della pittura europea dei secoli precedenti - di cui si fanno portavoce i capolavori di Canaletto, Strozzi, Delacroix e Corot - dall'altro la scelta di documentare in maniera esaustiva il percorso dei protagonisti dell'arte moderna, quali Manet, Degas, Van Gogh e Cézanne, delle cui fasi di produzione artistica viene proposta una parziale rassegna. Esemplare in questo senso è la presenza di opere di Claude Monet: dal paesaggio dipinto en plein air di Champ de coquelicots près de Vétheuil (circa 1879) fino alla rivoluzione di Le Bassin aux nymphéas, reflets verts (1920-1926), il catalogo pone l'accento sull'importanza di Monet non solo in quanto figura di riferimento per il movimento impressionista, ma anche come fonte di ispirazione per le generazioni di artisti successive. Pubblicato in occasione della mostra a Lugano, il volume presenta i contributi di Felix Baumann, Lukas Gloor e il catalogo delle opere.
35,00 33,25

Verde. Storia di un colore

Michel Pastoureau

Libro: Copertina morbida

editore: Ponte alle Grazie

anno edizione: 2021

pagine: 240

Per lungo tempo difficile da produrre, e ancor più da fissare, il verde non è soltanto il colore della vegetazione: è anche, e soprattutto, quello del destino. Chimicamente instabile nella pittura come nella tintura, è stato associato nel corso dei secoli a tutto ciò che era mutevole, effimero e volubile: l'infanzia, l'amore, la speranza, la fortuna, il gioco, il caso, il denaro. Solo nell'epoca del Romanticismo è divenuto definitivamente il colore della natura, e in seguito quello della libertà, della salute, dell'igiene, dello sport e dell'ecologia. La sua storia in Occidente è anche quella di un capovolgimento di valori. Dopo essere stato a lungo in disparte, malvisto o respinto, oggi si vede affidare l'impossibile missione di salvare il pianeta. Colore ambiguo e capriccioso, il verde: da un lato simbolo di speranza, fortuna, natura e libertà, dall'altro tinta associata al veleno, al denaro e addirittura al diavolo. Giudizi altamente contrastanti, che si sono avvicendati nel corso dei secoli e che sono lo specchio di un cambiamento dell'orizzonte culturale della società che li ha prodotti. Ed è proprio questa evoluzione della nostra società al centro del nuovo saggio illustrato del grande storico francese Michel Pastoureau. Terza tappa di un progetto di alto profilo, al pari dei due precedenti Blu e Nero, Verde è un'opera di ampio respiro, che spazia dall'arte, alla scienza al costume e che, di tassello in tassello, restituisce un altro affascinante e avvincente capitolo della storia dell'Occidente, dall'antichità ai giorni nostri.
29,80 28,31

Il mito

Libro: Copertina rigida

editore: Jaca Book

anno edizione: 2021

pagine: 284

Il volume sui miti organizzato da Julien Ries ospita i contributi di studiosi e membri di culture diversissime. Troviamo nei vari capitoli una studiosa navajo, Trudy Griffin-Pierce, accanto a Gianfranco Ravasi, attuale «ministro della cultura» del Vaticano; la sinologa Christine Kontler e lo studioso di Omero (il liberatore dai miti) Paul Wathelet. Per il mondo indù Michel Delahoutre, per quello delle Americhe precolombiane Davide Domenici, per l'Africa subsahariana Ivan Bargna, per il mito di Demetra Dario M. Cosi, per i miti dell'antica Roma Natale Spineto; e ancora, per i giochi di parole e i miti dell'antico Egitto Michel Malaise. Ma il mito è presente anche nella preistoria, e di questo tema si occupa direttamente il curatore del volume Julien Ries. Il mito è un racconto, si diceva, un racconto costitutivo di una cultura, di una sapienza diffusa, di riferimenti fondamentali per una popolazione. Il racconto è legato a immagini e simboli, per questo il mito si presta a essere illustrato. Le illustrazioni riguardano monumenti, dei e simboli dell'antichità, oltre che scene del Kumbha Mela, il più grande pellegrinaggio del mondo che si tiene all'incrocio del Gange con altri due fiumi sacri a indù, buddhisti, jainisti, sikh e altri credenti indiani.
50,00 47,50

Il colore nell'arte

CARBONI

Libro: Copertina rigida

editore: Jaca Book

anno edizione: 2021

pagine: 260

Il colore, notava il collezionista Giuseppe Panza,è oggetto di particolare ricerca da parte di artisti contemporanei, al punto che si può parlare di «artisti del colore». Cogliere il posto del colore nell'arte contemporanea è un'impresa non facile: la pluralità degli stili non permette di isolare poetiche e filoni in una società così adita a consumare con le merci anche le poetiche. Dall'ocra rosso del Paleolitico medio in poi, da questo uso del rosso risalente a 400.000 anni fa da parte dell'homo erectus, il colore ha successivamente invaso le caverne e i ripari del Paleolitico superiore per poi prendere le strade più diverse per esprimere le potenzialità delle culture. Le prospettive storiche e culturali scelte sono quelle in cui il colore ha un significato speciale in relazione alla storia dell'arte. Quest'opera nasce pertanto prendendo in considerazione alcuni mondi artistici extra-europei e alcune stagioni artistiche europee e occidentali, chiedendo ad autori diversi, uomini ponte con questi mondi e queste stagioni, di illustrare il posto del colore nell'arte di quel mondo o di quella stagione. Nessuna pretesa enciclopedica o di completezza panoramica, solo l'aiuto a vedere in stagioni e mondi tra loro distanti quello che Massimo Carboni, autore del saggio introduttivo, giustamente chiama il «tutto è colore». Autori: Ivan Bargna, Roberto Cassanelli, Giovanni Curatola, Christine Kontler, Ronald W. Lightbown, Tania Velmans, Angela Vettese, Giorgio Zanchetti.
50,00 47,50
Save the mermaids

Save the mermaids

Alfonso Trallallà

Libro: Copertina morbida

editore: Magmata

anno edizione: 2021

pagine: 54

15,00

Arti e lettere a Napoli tra Cinque e Seicento: studi su Matteo di Capua Principe di Conca

Libro: Copertina morbida

editore: Officina Libraria

anno edizione: 2021

pagine: 834

Matteo di Capua (1568-1607), conte di Palena e secondo principe di Conca, Grande Ammiraglio del Regno di Napoli, fu il più munifico patrono delle arti e delle lettere a Napoli tra Cinque e Seicento. Al suo servizio furono, uno dopo l'altro, l'anziano Torquato Tasso e il giovane Giovan Battista Marino, insieme a uno stuolo di artisti, letterati, artigiani, scienziati e uomini di cultura. Il suo palazzo napoletano è stato spesso ricordato, oltre che come dimora dei due grandi poeti, per le conversazioni che vi ebbero luogo e che portarono al processo per eresia del celebre matematico Colantonio Stigliola. La sua biblioteca e le collezioni d'arte, ricche di opere attribuite a Correggio, Raffaello e Tiziano, furono tra le più importanti mai raccolte a Napoli: esaltate dalle fonti coeve, da Tommaso Costo a Giulio Cesare Capaccio, sono protagoniste delle Vite di Bernardo De Dominici, dove sono spesso ricordate (senza alcun fondamento) come il luogo in cui i pittori napoletani del Seicento avrebbero completato la loro formazione figurativa, davanti a illustri esempi "classici". Nonostante già alla fine dell'Ottocento se ne conoscessero gli inventari, la loro consistenza e la loro storia reale non erano mai state indagate. Le vicende del principe, della sua famiglia, delle sue residenze di Conca, Caiazzo, Napoli e Vico Equense, insieme a quelle delle sue raccolte erano pertanto allo stesso tempo famose e ignote. I saggi contenuti nel volume, in cui si confrontano storici della società, dell'architettura, delle arti antiche e moderne, della letteratura, della musica e del libro, insieme alla vasta documentazione d'archivio ritrovata e trascritta, costituiscono una monografia a più voci, che indaga per la prima volta la breve vita del principe e la formazione, la consistenza, la dispersione della sua biblioteca, delle sue collezioni e della sua corte, viste come punto di incontro tra arti, scienze e lettere.
48,00 45,60

La Cappella degli Scrovegni. La rivoluzione di Giotto

Giuliano Pisani

Libro: Copertina morbida

editore: Skira

anno edizione: 2021

pagine: 176

Giuliano Pisani ci accompagna nel cuore di uno dei massimi capolavori dell'arte occidentale: gli affreschi dipinti da Giotto nella Cappella degli Scrovegni. Tessera dopo tessera ci svela il mosaico affascinante e complesso della storia sacra, individuando le fonti di riferimento e fornendo una lettura finalmente unitaria e coerente dell'intero ciclo. Ne risultano chiariti i numerosi simboli e si individua nel frate eremitano Alberto da Padova colui che fornì al pittore le linee concettuali e il programma teologico. La loro intesa dà vita al capolavoro. Questo mirabile scrigno ci chiama a meditare sulle nostre scelte; ci invita al senso di responsabilità, individuale collettiva; ci indica la via del bene, della giustizia, della speranza, dell'amore. Nella Cappella degli Scrovegni, Giotto rivoluziona il linguaggio della pittura, introducendo il realismo, descrivendo i sentimenti, curando la resa minuziosa dei dettagli, l'esattezza architettonica, la scansione dello spazio, la prospettiva che scandisce i piani e crea profondità. E soprattutto il trionfo del colore e della luce.
20,00 19,00