Storia
Legione straniera. Storia di un'avventura
Stefano Di Marino
Libro
editore: Odoya
anno edizione: 2022
pagine: 288
La Legione è l'Avventura. Da sempre. Il kepi bianco, i pastrani blu, i forti nel deserto, la possibilità di iniziare una nuova vita cancellando la vecchia. Scenari di fantasia che si sovrappongono a una realtà spesso violenta. Oggi il mito si rafforza trasformando quello che un tempo era visto come un corpo di avventurieri allo sbaraglio in una delle forze speciali più addestrate, meglio equipaggiate e operative in ogni angolo del mondo. Storie di genieri barbuti che marciano sugli Champs-Élysées sulle note di Le Boudin, di scontri nella giungla a Ði?n Biên Phu, in Africa o in Messico. Vicende di uomini, di donne di malaffare, di odi e di amicizie. L'autore racconta la storia della Legione straniera dalle origini nel 1831 sino a oggi, passando dalle guerre in Nordafrica e Spagna ai conflitti in Guinea e Indocina. Seguiremo quindi le vicissitudini della Legione durante i due conflitti mondiali o nel corso delle pagine oscure della fine del colonialismo francese in Indocina e in Algeria. Conosceremo le armi di un tempo e quelle di oggi, i metodi di addestramento e le uniformi. Vedremo come la Legione è diventata uno dei reparti di punta dell'esercito francese e si è distinta nelle operazioni in Africa negli anni Sessanta sino alle campagne in Medio Oriente e in Kosovo, dove si svolse una delle pagine più controverse della sua storia. Una storia di uomini prima che di battaglie, con approfondimenti dedicati ad azioni rimaste nella leggenda come la battaglia di Camerone e il famoso salvataggio dei coloni francesi a Kolwezi negli anni Settanta. Completa il volume un capitolo sui più famosi film dedicati alla Legione.
L'uomo greco
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2021
pagine: 292
A cura di uno dei suoi più grandi studiosi, una nuova immagine del mondo greco che qui cessa di essere un inimitabile modello di perfezione, per diventare una realtà complessa, agitata da problemi e ansie in gran parte simili ai nostri. Jean-Pierre Vernant (Provins, 1914) è professore onorano al Collège de France.
Una francese a Torino. Il tempo, la corte e la tavola della madama Cristina
Christian Frontino
Libro: Copertina morbida
editore: Yume
anno edizione: 2021
pagine: 160
Christine Marie di Francia (o Cristina di Borbone), Prima Madama Reale alla corte dei Savoia nel XVII secolo, donna affascinante e colta, abituata a ricevere ospiti e a dare memorabili feste. Proprio da questa figura unica, che fa parte della storia piemontese e che raccoglie le simpatie dei torinesi, Christian Frontino parte per analizzare la storia del cibo, della tradizione e della tavola in Piemonte. Un viaggio interessante attraverso le radici storiche e culinarie di una terra che ha raccolto le innumerevoli suggestioni dei visitatori che vi sono passati e che ha in sé una storia contadina e montanara allo stesso tempo. Fatevi trasportare nel milleseicento, le danze stanno per iniziare, i vestiti sono splendidi e il banchetto vi attende...
Il Dorje e la Spada. La resistenza armata tibetana contro l'invasione cinese (1950-1974)
Gianluca Frinchillucci, Laura Bacalini
Libro: Copertina morbida
editore: Il Cerchio
anno edizione: 2021
pagine: 84
Dopo l'invasione cinese del Tibet nel Marzo del 1959, nelle vastissime zone periferiche del territorio tibetano si sviluppò una spontanea guerriglia popolare contro l'invasore, che ebbe come prime protagoniste le tribù nomadi del Kham e conobbe successivamente una breve stazione di scarsi aiuti dall'Occidente. La storia di questa eroica resistenza popolare, che durò ben venticinque anni, è ancora oggi sconosciuta. Contiene un'esclusiva intervista al Presidente dell'Associazione dei Combattenti Tibetani in Esilio (Chushi Gandruk).
Il banditismo in Sardegna. La vendetta barbaricina come ordinamento giuridico
Antonio Pigliaru
Libro: Copertina rigida
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2021
pagine: 497
L'aspetto che più caratterizza l'indagine di Pigliaru è la appassionata analisi della dimensione esistenziale con cui 'l'uomo barbaricino' sperimenta la pluralità degli ordinamenti, nella cui rete si svolge la sua vita. La vendetta barbaricina come ordinamento giuridico è infatti anche e soprattutto un libro sulla «scelta» e si chiude, non a caso, con la parola «libertà». Un suo modo per ricordare che nessuno nasce (o quanto meno dovrebbe nascere) «col proprio destino sulle spalle». I risultati raggiunti dall'indagine sull'ordinamento barbaricino, che chiariscono ancora oggi molte dinamiche proprie delle comunità storiche della Sardegna, furono un punto di partenza per l'avvio di un progetto di riforme indirizzate a proporre alternative concrete rispetto alla cosiddetta «scuola alla macchia». La sua azione, in tal senso, fu fino alla fine un'opera di demolizione di ogni tentazione di chiusura, anche regionalistica, animata dal sincero proposito di creare autentiche possibilità di scelta, autentiche possibilità di libertà.
Mezzanotte a Cernobyl'. La storia mai raccontata del più grande disastro nucleare del XX secolo
Adam Higginbotham
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2021
pagine: 564
Nella primavera del 1986 Cernobyl' era, "ufficialmente", una delle centrali nucleari meglio funzionanti dell'Unione Sovietica. Eppure, il 26 aprile il reattore n. 4 viene sventrato da un'esplosione catastrofica, scatenando il peggior disastro nucleare della Storia. Da oltre trent'anni lo spettro di Cernobyl' vive nell'immaginario collettivo, insieme al mistero su quanto realmente accaduto quella notte. Fin dal principio, infatti, la verità è stata nascosta dietro il velo della segretezza, della propaganda e della disinformazione, e l'intera responsabilità è stata a lungo attribuita all'imperizia e all'inettitudine degli operatori in servizio. Oggi Adam Higginbotham presenta una verità diversa. Basandosi su centinaia di ore di interviste condotte nel corso di più di un decennio, su lettere, memorie inedite e documenti d'archivio recentemente desecretati, l'autore disegna il ritratto di quella colossale tragedia attraverso gli occhi di chi l'ha vissuta in prima persona, e svela come il fiore all'occhiello dell'ingegneria nucleare sovietica fosse in realtà una struttura viziata da palesi carenze di progettazione e superficialità. Ma soprattutto non dimentica di dare voce a tutti gli uomini e le donne che hanno dimostrato straordinario ingegno e spirito di sacrificio nel tentativo di contenere una calamità che minacciava di assumere una portata mondiale.
Sulla viltà. Anatomia e storia di un male comune
Peppino Ortoleva
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 281
A nessuno piace essere definito vigliacco, vile o codardo, parole cariche di disprezzo e di condanna, che stigmatizzano, con un marchio difficile da sopportare, il soldato che fugge in guerra come chi in un rapporto affettivo si sottrae alle proprie responsabilità, o coloro che colpiscono persone più fragili, non in condizione di difendersi. Eppure, ha scritto Kierkegaard, «chiunque si sforzi di conoscere davvero se stesso dovrà ammettere di essersi non di rado colto a mostrarsi codardo». La viltà, male comune che tutti possiamo riconoscere dentro di noi e che incontriamo in ogni ambito del vivere, è uno dei più subdoli veleni della vita collettiva: inquina le relazioni, compromette irreparabilmente la fiducia reciproca. In questo libro, la riflessione etica e la ricerca storica e sociale si integrano in modo originale e spesso sorprendente, per raccontare, attingendo a esempi e figure chiave tratti dalla storia come dalle pagine di poeti e romanzieri, la viltà e il coraggio nelle loro diverse manifestazioni e nelle esperienze, anche emotive, che li muovono e accompagnano. Per mostrare che l'essere vili o non esserlo, alla fine, è sempre frutto di una scelta. E per scoprire che questo male che attraversa l'umanità, presente in tutte le epoche e in culture diversissime, ha conosciuto una trasformazione nel tempo: se la «viltà degli antichi» toccava diversamente i nobili e i plebei, le donne e gli uomini, quella «dei moderni» si è spalmata sull'intera società, dando vita a inedite dinamiche di potere.
Gli eroi di Mussolini. Niccolò Giani e la Scuola di Mistica fascista
Aldo Grandi
Libro: Copertina morbida
editore: DIARKOS
anno edizione: 2021
pagine: 298
La Scuola di Mistica fascista, istituita nel 1930, aveva lo scopo di ordinare il magma ideologico e formare la nuova classe dirigente del regime fascista attraverso il culto fanatico e fideistico del suo duce. In questo volume si ricostruisce la storia di Niccolò Giani, il suo fondatore, e di quei giovani intellettuali che, cresciuti nel Ventennio, credettero, obbedirono e combatterono - fino alla morte - in nome di Mussolini, del fascismo e dei progetti di dominazione italiana. Il libro si basa su una ricca documentazione di diari e carteggi privati ed è completato da un'appendice di documenti inediti, fra i quali il diario dal fronte di Giani e le lettere dalla guerra dei giovani volontari di Mistica.
Oriente Occidente
Mario Liverani
Libro: Copertina rigida
editore: Laterza
anno edizione: 2021
pagine: 248
Tra Oriente e Occidente sembra che sia sempre esistito un vero e proprio scontro di civiltà. Nel nostro immaginario, le guerre persiane per secoli hanno simboleggiato proprio questo: la lotta perenne tra il dispotismo orientale e la libertà dell'Occidente. Basti pensare ai 300 delle Termopili che resistono eroicamente all'invasione delle sterminate masse del Gran Re. Al contrario, per lunghi millenni a partire dalle antichissime civiltà mesopotamiche, il nostro Occidente (europeo) è stato una sorta di appendice al grande complesso orientale (asiatico). Ancora al tempo delle guerre persiane il grande impero vedeva la Grecia come un problema marginale. Furono proprio quei conflitti a trasformare i pesi sulla bilancia: il loro esito diede alla Grecia la forza non solo di resistere, ma anzi di reagire e infine prevalere. Viste le enormi differenze di potenza militare, di bacino demografico, di tradizione dominatrice, tra il grande impero e la piccola Grecia, è stato ovvio per il mondo occidentale costruire la propria immagine come qualitativamente superiore, facendo emergere i valori della democrazia contro il dispotismo orientale, delle libertà contro l'asservimento generalizzato, delle individualità contro la sottomissione etnica.
Gli italiani sotto la Chiesa. Da San Pietro a Twitter
Giordano Bruno Guerri
Libro: Copertina rigida
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2021
pagine: 484
"Questo saggio non vuole toccare problemi di fede: nessun dogma, nessuna credenza, nessuna fiducia nel divino verranno messi in discussione. E non vuole neanche condividere l'anticlericalismo pronto a fustigare papi corrotti, preti scandalosi, vescovi assassini. La Chiesa stessa ormai ammette di avere risentito - spesso malamente per opera dell'uomo - dei tempi e dei costumi che ha attraversato. Proprio per questo è necessario chiedersi quali tracce abbia lasciato al suo interno la storia umana, come abbia determinato le sue scelte. E soprattutto: che segni ha impresso la Chiesa nel "carattere nazionale"? Cosa ha significato per la Chiesa essere guidata da italiani? Come mai - dopo essere diventati un popolo e avere fondato una nazione anche contro la Chiesa - abbiamo vissuto in uno Stato controllato da un partito cattolico? Come mai nel XXI secolo politici italiani in campagna elettorale, in parlamento o su Twitter citano il Vangelo, affidano le sorti del nostro Paese al cuore immacolato di Maria e stringono in mano il rosario per poi, oltretutto, non vivere davvero da cattolici? Quanto c'è di cattolico nei non credenti? Sono le domande alle quali cerca di rispondere questo libro. Non sarà troppo sorprendente scoprire che il nostro carattere, la nostra vita quotidiana, hanno a che fare con la Chiesa anche in questioni lontanissime dalla religione." (Dall'introduzione di Giordano Bruno Guerri). Giordano Bruno Guerri conduce un'analisi storica vivace e approfondita del rapporto fra gli italiani e il Vaticano, rendendo evidente come questo legame, anche geografico, abbia lasciato segni indelebili sulla nostra società. Un nuovo capitolo della sua "antistoria d'Italia", in una edizione riveduta e ampliata fino all'incarico a Draghi e alle ultime decisioni di papa Francesco su pedofilia nel clero e scandali finanziari.
Roberto il saggio. Biografia di Roberto d'Angiò. Un «re da sermone»
Guido Iorio
Libro: Copertina morbida
editore: Francesco D'Amato
anno edizione: 2021
pagine: 222
Biografia di un sovrano controverso, oscillante tra le responsabilità politiche e belliche derivanti dal suo ruolo di capo della Lega Guelfa in Italia e il suo desiderio di cultura e spiritualità sincera che gli valsero la memoria ora di sovrano Saggio da parte dei suoi ammiratori, ora di "Re da Sermone" secondo il giudizio poco lusinghiero di Dante. Sullo sfondo, il contesto del travagliato tramonto delle fortune angioine nel sud Italia, tra l'incipiente crescita della prepotenza baronale e l'intrinseca debolezza della stessa Corona partenopea al momento del suo passaggio nelle mani di Giovanna I.
Il Mezzogiorno d'Italia fra unificazione nazionale e brigantaggio
Paolo Franzese
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2021
pagine: 104
Nell'estate del 1862 il giovane Stato italiano si trova ad affrontare contemporaneamente la nuova offensiva, politico-criminale, del "brigantaggio" e il tentativo di Garibaldi di liberare Roma dal dominio pontificio, poi conclusosi con il tragico scontro in Aspromonte con le truppe italiane. Le relazioni dei prefetti di Terra di Lavoro e di Principato Ultra di agosto/settembre di quell'anno sottolineano la gravità della situazione. Entrambi i problemi risultano connessi alla "questione romana", l'esigenza cioè di riunire all'Italia quanto resta del dominio temporale del papa e soprattutto la città di Roma, da dove partono le direttive e il sostegno di Francesco II di Borbone alle attività delle bande. Un particolare rilievo è dato ai legami fra queste emergenze e la tutela assicurata a Pio IX da Napoleone III, che impedisce la soluzione della questione, e all'ambivalente atteggiamento dell'opinione pubblica verso Garibaldi, considerato allo stesso tempo vero interprete degli ideali della patria e promotore di un'impresa che potrebbe provocare una guerra civile e l'intervento della Francia, mettendo così a rischio l'unità nazionale appena raggiunta.